Edizione 1993-1994
La commissione, composta da Ada Fonzi Fosco (presidente), Giorgio Cusatelli, Roberto Denti, Antonio Faeti, Laura Daria Giorgetti, Mauro Laeng, Guido Petter, Carla Poesio, assegna il primo premio all' inedito Ragazzi Contro di Giorgio Santarelli e il secondo premio a La zattera di Guido Quarzo e Anna Vivarelli.
MOTIVAZIONI
Ragazzi contro, di Giorgio Santarelli (edito nel 1995 per le Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, a cura di Marina Medi, con il titolo Racconti di libertà)
Il libro prende il suo titolo dal primo dei racconti che lo compongono e attraverso i quali viene presentata – nei suoi vari aspetti di lotta armata sulle montagne e nelle città, di esperienza del carcere e del campo di concentramento – la Resistenza italiana. I racconti, che hanno quasi il sapore di una testimonianza, sanno ricreare bene l'atmosfera di quel tempo. L'autore, senza assumere toni moralistici o atteggiamenti indottrinanti, pone il lettore (sia esso un ragazzo quattordicenne o un adulto), di fronte ai grandi problemi che caratterizzano quel periodo ma che possono presentarsi anche di oggi: quelli della guerra e della pace, della violenza e del rispetto per l'uomo, della fiducia e del sospetto, del pregiudizio e della necessità di superarlo, della paura e del coraggio, delle forme accettabili e non accettabili di lotta. Il linguaggio è vivo, misurato, personale, spesso incisivo, e la penetrazione psicologica è notevole. Questa aiuta anche a vedere che, se sul piano dei valori etici e politici la contrapposizione tra il fascismo e la Resistenza è stata e resta completa, per quanto riguarda invece i sentimenti e le motivazioni dei giovani che, sull'uno o sull'altro fronte, presero parte a quell'aspra lotta, la situazione fu più varia e articolata, non suscettibile di una altrettanto netta contrapposizione. Questi caratteri danno al libro, oltre che una validità letteraria, anche un valore educativo.
La zattera, di Guido Quarzo e Anna Vivarelli (edito da Einaudi nel 1995, illustrazioni di Paolo D'Altan, con il titolo Amico di un altro pianeta).
Per avere trattato un tema nuovo, come quello del nomade inserito con difficoltà in un ambito cittadino, in maniera originale, priva di eccessive connotazioni socio-politiche; anzi certi elementi strettamente anagrafici, topologici, comportamentali riferiti al co-protagonista Luis, sono volontariamente lasciati nel vago. Temi come il gioco, connesso all'oggetto zattera, di per sé significativo come metafora della divagazione avventurosa, ben si fondono con il tema dell'esotico, dell'amicizia, della vita scolastica, in un melange di “quotidiano”, trattato con efficace risonanza.